domenica 15 febbraio 2009

Ogni maledetto lunedì

Ogni maledetto lunedì
Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un gol alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi.E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un gol alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso "certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare" Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete con il tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di gol, e così è il calcetto. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il calcetto, il margine di errore è ridottissimo. Mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la palla. Ma i gol che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni azione della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un gol, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un gol, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un gol, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei gol il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un gol, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel gol. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quella porta davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che vi sta accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare il gol insieme con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. E' il calcetto ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

smettila di seguire il novara,non vince più...ottimo intervento

Anonimo ha detto...

solo x citare ancora il film

Hai avuto il comando,ma ti ha seguito forse qualcuno? Certo, giocando hai imparato a farti valere, a fare il galletto, a pungere... ma che altro? Un giorno niente più denaro, niente più donne, niente applausi: fine del sogno.Un uomo deve guardarsi indietro ed essere fiero di tutta la sua vita, non solo degli anni con paracosce e conchiglia. E non fermarsi al ricordo degli anni d'oro. Questo devi averlo dentro. Se non ce l'hai, non sei un uomo: sei solo un buffone. (Shark)

Anonimo ha detto...

Oggi vinciamo seguro.....